Cocktail Low Alcol e No Alcol: la guida completa

6 min
Cocktail Low alcol appoggiati su un banco bar

Se ricerchi su google Cocktail Low Alcol vengono fuori tanti risultati e quasi tutti presentano i cocktail a bassa gradazione alcolica come una moda o una tendenza recente della mixology. I cocktail low alcol non sono una nuova tendenza in miscelazione perché molti dei drink che già beviamo hanno già un tenore alcolico abbastanza basso. Addirittura, stando ad alcune definizioni che si trovano on-line, anche un Negroni potrebbe essere low alcol.

Con un po’ in ritardo rispetto a questi articoli ho quindi deciso di scrivere questa guida super approfondita nella quale ti andrò a spiegare che cosa sono i cocktail low alcol, come capire se un drink è a bassa gradazione alcolica e darti la nostra definizione di low ABV.

Che cosa sono i Cocktail Low alcol e No alcol

I cocktail Low Alcol sono cocktail a bassa gradazione alcolica, detti anche low ABV, dove ABV sta per alcohol by volume in inglese. I cocktail No alcol invece sono i drink analcolici.

Se è facile individuare che cosa sia un cocktail analcolico, non è altrettanto facile definire che cosa sia un cocktail a bassa gradazione alcolica. Per la legge italiana una bevanda può essere considerata analcolica se il suo tenore alcolico è inferiore all’1 %vol ma non c’è una legge o disciplinare che definisca quale sia il tenore alcolico sotto il quale una bevanda possa essere definita low alcol.

Capisci quindi che, se non c’è un dato ufficiale, ognuno può regolarsi come vuole. Al termine di questo articolo troverai la nostra proposta, ovvero come noi di Cocktail Engineering valutiamo se un drink sia, o meno, low alcol.

Prima di andare alla proposta ti consiglio di continuare a leggere perché ti spiegherò passo passo il ragionamento fatto.

Tenore alcolico e quantità di alcol non sono la stessa cosa

Come prima cosa ti do due definizioni che sono necessarie per procedere nel nostro ragionamento: tenore alcolico e quantità di alcol, spesso confusi.

Il tenore alcolico, o titolo alcolometrico volumico, è la quantità di alcol etilico presente in una bevanda espressa in percentuale sul volume. Quando sulla bottiglia leggi 20 %vol oppure senti dire che quel liquore ha 20 gradi, vuol dire che il 20 %, in volume, di quella bevanda è composto da alcol. Quindi fatto un litro di liquore, 20 cl sono alcol etilico.

È facile capire che il tenore alcolico non indica la quantità totale di alcol ingerita, perché questa dipenda da quanta bevanda si beve. Bere 30 ml di gin al 40% o 60 ml di liquore al 20%, nonostante uno sia più forte dell’altro, porta ad ingerire la stessa quantità di alcol.

Per questo motivo, per capire quanto alcol si ingerisce, è meglio utilizzare una quantità assoluta, ovvero i grammi di alcol. Si potrebbero usare anche gli ml di alcol, il discorso non cambia, ma bisogna uscire da un discorso di percentuale.

La quantità di alcol è quindi la quantità assoluta di alcol ingerita, espressa in grammi o millilitri. Non è un valore percentuale, quindi è legato alla quantità effettivamente bevuta e lo si può ricavare moltiplicando il tenore alcolico per gli ml ingeriti. Se poi vuoi convertire gli ml in grammi ti basta moltiplicare per la densità dell’etanolo.

Se non vuoi fare tutti questi calcoli puoi usare il mio calcolatore, che però è riservato agli iscritti dell’area PRO.

Il tenore alcolico è anche legato alla percezione alcolica in bocca e questa è una cosa che può creare confusione quando si vuole definire che cosa sia un cocktail low alcol. Ovviamente in bocca un whiskey è più alcolico del Baileys, ma come avrai ormai capito, la quantità di alcol effettivamente ingerita dipende sempre da quanto liquido si beve e non dal tenore alcolico.

Quindi, un cocktail è Low Alcol quando ha una bassa gradazione alcolica oppure quando ha una quantità assoluta di alcol più bassa di un certo tot?

L’influenza della diluizione: anche un Negroni potrebbe essere Low Alcol!

Tutti, almeno una volta nella vita e soprattutto da giovanissimi, abbiamo ordinato un Negroni perché è un drink forte che ti fa ubriacare velocemente. In realtà anche il Negroni può essere low alcol e questo è il magico effetto della diluizione.

Se infatti consideriamo solo il tenore alcolico come parametro per definire un cocktail low alcol, se diluiamo molto un Negroni, anche questo può essere considerato a bassa gradazione alcolica. Un Negroni non diluito ha all’incirca 27 gradi (27 %vol) ma, se a questo si aggiungono 260 ml di diluizione, ecco che diventa Low Alcol.

Ovviamente questo è un esempio limite perché un Negroni con 260 ml di diluizione è una schifezza annacquata, però spero di averti fatto capire il ruolo fondamentale della diluizione.

La diluizione va considerata quando si creano drink Low Alcol perché questa abbassa il tenore alcolico.

Che tenore alcolico hanno i cocktail più famosi?

Qua sotto troverai una lista dei cocktail classici più richiesti con a fianco il tenore alcolico e la quantità di alcol contenuta. Ovviamente sono valori medi perché ogni bartender bilancia le ricette in maniera leggermente diversa. Ricordati che puoi usare il mio calcolatore se hai bisogno di dati più precisi.

CocktailTenore alcolico (%VOL)Quantità di alcol (grammi)
Mojito11 (circa)15.8
Spritz8 (circa)12.9
Gin Tonic*11 (circa)15.7
Piña Colada8 (circa)15.8
Americano11 (circa)13.5
Negroni17 (circa)19.2
Daiquiri14 (circa)15.8
Whiskey Sour**13 (circa)15.8
Fusettone5 (circa)8
Paloma10 (circa)15.8
*Cuba Libre, Gin Lemon ecc sono tutti paragonabili al Gin Tonic
**Vodka sour, Tommy’s Margarita ecc sono paragonabili al Whiskey Sour

La nostra proposta: come consideriamo noi i cocktail

In Cocktail Engineering abbiamo deciso di definire un cocktail Low Alcol solo in base al tenore alcolico e, il valore che abbiamo scelto è 7 %vol. Ora ti spiego perché.

Un drink, solitamente, è composto da una quantità di liquido compresa tra i 100 e i 200 ml, diluizione compresa. Esistono ovviamente delle eccezioni, ma la stragrande maggioranza dei cocktail ricade in queste quantità.

Innanzitutto 7% vol è un tenore alcolico basso, all’incirca quello di una birra. Sfido chiunque nel dire che una birra sia alcolica in bocca. Inoltre, supponendo di bere un drink bello lungo da 200 ml al 7 %vol, valore massimo della nostra classificazione Low Alcol, si ingeriscono 11 grammi di alcol, come in un calice di vino.

11 grammi di alcol, accompagnati a qualche stuzzichino da aperitivo, non dovrebbe comportare neanche un problema lato tasso alcolemico alla guida, ma questo dipende molto dal peso corporeo di ciascuno (il nostro consiglio è di non bere se si deve guidare).

Se vuoi vedere la tabella completa della nostra classificazione, la trovi qua sotto.

ClassificazioneTenore alcolico
Analcolicoda 0 a 0,3 %vol
Low alcol da 0,31 a 7 %vol
Medio bassoda 7,1 a 12 %vol
Medioda 12,1 a 16 %vol
Medio altoda 16,1  a 20 %vol
Altoda 20,1 %vol in su

Seguendo la nostra tabella, un Long Island Iced Tea ha un tenore alcolico medio alto perché, considerando una diluizione di 30 ml, ha un tenore alcolico di 16.2 %vol. Un Daiquiri invece è medio perché con 45 ml di diluizione ha 13.8 %vol mentre il Dry Martini, a seconda di come lo prepari, potrebbe essere medio alto o alto.

Quindi, riassumendo, noi definiamo un cocktail Low Alcol se ha un tenore alcolico uguale o inferiore al 7 %vol. Non consideriamo la quantità assoluta di alcol perché solitamente i drink sono più ‘corti di 200 ml.

Ovviamente, la quantità ingerita conta perché se ti bevi 10 cocktail low alcol 7 %vol sarai comunque brillo come se ti bevessi 1 litro di birra.

Per fare un cocktail Low Alcol, bisogna usare prodotti Low Alcol?

Assolutamente NO! Si possono fare cocktail Low Alcol anche utilizzando rum giamaicano a 63 %vol, come Rum Fire o Wray e Nephew. Molti sostengono che per fare un drink a bassa gradazione alcolica si debbano usare solo prodotti con un basso tenore alcolico, ma questo non è assolutamente vero! Basta infatti usare meno prodotto. Quello che conta è il tenore alcolico finale del drink.

Se vuoi fare un cocktail a bassa gradazione alcolica ma non vuoi rinunciare al sapore del tuo rum giamaicano overproof preferito ti basterà usarne meno. Un drink da 200 ml (diluizione compresa) preparato con 20 ml di Wray&Nephew a 63 %vol, ha un tenore alcolico di 6.3 %vol.

Ovviamente se usi un prodotto con una gradazione alcolica più bassa ne potrai usare di più, quindi far sentire meglio il suo sapore ma, in generale, non ti far condizionare dal tenore alcolico del prodotto. Fai bene i calcoli ma usa quello che vuoi.

Punti chiave da tenere a mente

  1. Un cocktail è low alcol quando ha un tenore alcolico inferiore al 7 %vol;
  2. La lunghezza del drink conta perché insieme al tenore alcolico definisce la quantità assoluta di alcol ma, poiché i drink sono solitamente più corti di 200 ml (diluIzione compresa), possiamo basarci solo sul tenore alcolico;
  3. Il tenore alcolico ci aiuta a capire anche la sensazione di alcolicità in bocca;
  4. Per fare cocktail Low Alcol si può usare qualunque ingrediente, anche se a tenore alcolico elevatissimo purché il tenore alcolico del drink finito, quindi compresa diluizione, sia inferiore al 7 %vol.

Con questa guida spero di averti aiutato a fare chiarezza sul delicato tema dei cocktail Low Alcol. Se ti piace essere sempre aggiornato su tecniche, drink e home-made iscriviti all’area PRO! Ogni settimana pubblichiamo tantissimi contenuti innovativi.

Buona Miscelazione,
Giovanni

Autore

  • Giovanni Ceccarelli

    Sono l'ideatore e coordinatore del blog e del progetto Cocktail Engineering. Per pagarmi gli studi universitari dal 2007 ho iniziato a lavorare come bartender in diversi locali tra Pesaro, Fano e la Riviera romagnola. Nel 2010 mi sono laureato in Ingegneria Energetica (ben presto ho capito che questa non era la mia strada). Dal 2011 sono docente in Drink Factory nei corsi di Miscelazione Avanzata e Preparazioni Home made. Dal 2013 al 2016 ho scritto di scienza e cocktail sulla rivista BarTales. Nel 2016 ho aperto questo blog e lavoro come consulente per Vargros per il quale seleziono spezie ed altri ingredienti.

Autore
Giovanni CeccarelliDivulgatore, docente, consulente

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