Il Colore dei Cocktail: arte, gusto, abbinamenti ed emozioni

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Hai mai riflettuto sull’importanza del colore di un cocktail? Spesso sottovalutato, l’aspetto visivo di una bevanda può svolgere un ruolo cruciale nella tua esperienza gustativa.

In questo articolo, esploreremo il mondo affascinante dei colori, di come influiscono sulla percezione sensoriale e come utilizzarli come guida di nuovi abbinamenti. Preparati a scoprire come il colore possa diventare un compagno di viaggio nelle tue avventure di miscelazione e nella ricerca e sviluppo dei tuoi nuovi cocktail.

Prima di proiettarci sul come utilizzare il colore nella creazione dei nostri drink, facciamo chiarezza su che cos’è il colore.

Che cos’è il Colore, colori primari e secondari

Il colore è una percezione visiva che dipende dalla luce e dagli oggetti che riflettono questa luce. La luce bianca, come quella del sole, è una miscela di tutti i colori dell’arcobaleno. Quando questa luce colpisce un oggetto, alcune lunghezze d’onda vengono assorbite e altre vengono riflesse verso i nostri occhi.

Questo determina il colore che percepiamo. Ad esempio, una mela appare rossa perché riflette principalmente la luce rossa e assorbe le altre lunghezze d’onda.

Nella teoria del colore, i tre colori primari sono rosso, blu e giallo. Questi tre colori costituiscono la base per la creazione di tutti gli altri colori.

Nel mondo del cibo e delle bevande, possiamo trovare corrispondenze interessanti a questi colori primari. Ad esempio, il rosso è spesso associato a frutti come le fragole, i lamponi e i pomodori. Il giallo è predominante nelle banane mature, nel succo di limone e nei peperoni gialli. Il blu, sebbene meno comune, può essere trovato in alcune varietà di frutti di bosco come i mirtilli.

Oltre ai colori primari, esistono colori secondari che si ottengono dalla miscelazione dei primari. Il verde, derivante dalla combinazione di blu e giallo, è abbondante nelle erbe aromatiche come menta e basilico. Questa varietà di colori nelle pietanze non solo aggiunge interesse visivo, ma spesso indica la presenza di una gamma diversificata di nutrienti.

Colore: il primo impatto

Iniziamo parlando del primo impatto visivo di un drink. Come quando vedi un drink su Instagram, quando il cameriere o il barista ti porge un bicchiere o un cocktail, il colore (assieme alla forma) è spesso la prima cosa che attira la tua attenzione.

È come un biglietto da visita del drink stesso. Un colore vibrante potrebbe suggerire freschezza e vivacità, mentre una tonalità più scura potrebbe evocare un sapore più ricco e complesso.

È importante notare che questo impatto visivo avviene prima ancora di assaporare la bevanda ed è capace di influenzare la percezione del sapore e la piacevolezza del drink stesso.

Il Cerchio Cromatico e le sue applicazioni

Il cerchio cromatico è uno strumento fondamentale per comprendere l’organizzazione dei colori. Esso è diviso in diverse categorie, tra cui monocromatico, analogo e complementari. Il cerchio cromatico ci serve per trovare abbinamenti di colore, per esempio tra drink e decorazione, o all’interno della decorazione stessa.

Vediamo insieme i tre principali modelli di combinazione di colore con i quali ti incoraggio a prendere confidenza.

  1. Monocromatico: Questa categoria raggruppa colori simili che si trovano nelle immediate vicinanze l’uno dell’altro sul cerchio cromatico.

    Un esempio in ambito culinario potrebbe essere un Negroni a base di fragole con un colore rosso lucente, servito su un bicchiere trasparente, guarnito con una polvere di fragola affumicata di un rosso più scuro. Questa combinazione monocromatica crea un effetto visivo attraente, armonioso e volendo anche giocoso;
  2. Analoghi: Gli schemi di colori analoghi includono colori che sono vicini sul cerchio cromatico. Colori come giallo, arancione, o verde e azzurro, sono quelle combinazione di colori analoghe che creano un senso di armonia visiva.

    Ad esempio, un classico fizz servito con dei ciuffi di erba aromatica sfrutta l’analogo tra il giallo del limone e il verde della guarnizione.
  3. Complementari: Questa categoria coinvolge colori opposti sul cerchio cromatico.

    Ad esempio, il rosso delle fragole ed il verde delle foglie di menta creano un effetto complementare che non solo è visivamente attraente, ma può anche esaltare i sapori del drink. Complementari sono anche il giallo del fiore e il blu del drink nella foto introduttiva di questo articolo.

Usare i coloranti alimentari nei cocktail

Uno dei metodi per colorare i tuoi cocktail è quello di replicare ciò che anche le industrie fanno, ovvero di applicare dei coloranti alimentari per migliorare l’aspetto visivo.

I coloranti alimentari sono utilizzati per conferire, migliorare o modificare il colore di alimenti e bevande. Possono essere di origine naturale, ovvero estratti da piante e frutti, oppure di sintesi, ovvero derivanti da processi di laboratorio.

La scelta tra coloranti naturali e sintetici può dipendere da considerazioni di costo, stabilità nel tempo e preferenze di chi li usa in relazione ai suoi obiettivi e dei consumatori. Solitamente i coloranti di sintesi sono migliori in termini di resa e stabilità nel tempo.

Coloranti liquidi e in polvere

I coloranti alimentari sono disponibili in diverse forme, tra cui liquidi e polveri, per adattarsi alle esigenze specifiche di ciascuna applicazione.

Forma Liquida: i coloranti alimentari liquidi sono comunemente utilizzati nelle bevande, come bibite gassate, cocktail e succhi di frutta. Sono facilmente miscibili con i liquidi e consentono un controllo preciso sulla tonalità del colore. Questi coloranti sono spesso solubili in acqua e possono essere aggiunti direttamente al prodotto.

Forma in Polvere: i coloranti alimentari in polvere sono ideali per applicazioni in cui è necessario colorare ingredienti secchi o semisolidi, come creme, salse e decorazioni varie. Possono essere mescolati direttamente con gli ingredienti secchi o disciolti in piccole quantità di liquido per ottenere la consistenza desiderata. 

Come e quando utilizzare i coloranti

L’utilizzo di coloranti alimentari può variare notevolmente a seconda dell’applicazione e delle esigenze specifiche. Ecco alcune considerazioni chiave su come e quando utilizzare i coloranti alimentari.

  1. Intensificazione dei colori naturali: i coloranti alimentari sono spesso utilizzati per rendere i colori naturali dei cibi e delle bevande più vibranti e attraenti. Questo può migliorare l’aspetto dei prodotti senza alterarne il sapore. Ad esempio, un colorante rosso può intensificare il colore di drink o di una chips disidratata a base di fragole, rendendola più visivamente invitante;
  2. Creazione di colori artificiali: in alcune situazioni, i coloranti alimentari sono utilizzati per creare colori che non si verificano naturalmente. Questo è comune in prodotti come caramelle, gelati e bevande analcoliche alla frutta, dove i colori brillanti sono utilizzati per attirare l’attenzione dei consumatori;
  3. Indicazione di Sapore: in alcuni casi, il colore può suggerire il sapore di un prodotto. Ad esempio, l’uso di un colorante giallo può indicare un sapore di banana o di un qualunque cibo di questa tonalità cromatica.

I Colori e le Emozioni

Il legame tra i colori e le emozioni è un campo di studio noto da tempo in psicologia, design e marketing. I colori possono evocare sensazioni e influenzare le nostre percezioni in modo potente.

Ad esempio, il rosso è spesso associato al calore, alla passione e all’energia, mentre il verde suggerisce natura, freschezza e tranquillità. Queste associazioni psicologiche giocano un ruolo importante nell’influenzare le nostre preferenze e nelle scelte che facciamo, anche quando si tratta di cibo e bevande.

Nel contesto delle bevande, il colore può svolgere un ruolo cruciale nella percezione del gusto. Ad esempio, un cocktail rosso intenso potrebbe essere percepito come più audace e appagante, mentre una bevanda dai toni verdi può essere vista come fresca e rinfrescante.

Linee guida per l’uso dei colori nei cocktail

Quando si tratta di scegliere i colori per i tuoi drink, ci sono alcune linee guida che i professionisti del settore possono seguire:

  1. Coerenza con il Gusto: Assicurati che il colore scelto sia coerente con il sapore e il profilo aromatico della bevanda. Ad esempio, un tè alla menta potrebbe essere meglio rappresentato con tonalità di verde fresco, mentre un cocktail al lampone potrebbe essere più accattivante con un colore rosso o rosato;
  2. Psicologia del consumatore: Tieni conto delle associazioni psicologiche dei colori. Il rosso può essere un’ottima scelta per bevande energizzanti, mentre l’azzurro può essere adatto per bevande rilassanti;
  3. Combinazione di Colori: Anche la combinazione di colori è importante. Molti cocktail e bevande miscelate sfruttano una varietà di colori per creare aspetti visivi complessi e interessanti. Un drink con tonalità arancio e marroni possono evocare delle situazioni autunnali, rispetto a drink di colorazione giallo, blu o verde che sono facilmente collegabili all’estate;
  4. Conoscenza del Pubblico: Considerare il pubblico di riferimento. I colori possono avere significati culturali diversi, quindi è essenziale conoscere il pubblico a cui ci si rivolge.

Il Gioco dell’inganno visivo

Il “gioco dell’inganno visivo” nei drink è un’arte affascinante che coinvolge il nostro senso della vista per creare esperienze sensoriali sorprendenti e coinvolgenti. Questa pratica dimostra quanto il colore possa influenzare la percezione e anticipare il sapore, portando a esperienze gustative inaspettate.

Esaminiamo come giocare con i sensi emotivi del bevitore e facciamo un esempio pratico che illustra i vantaggi e le sfide legati a questa tecnica nella miscelazione di cocktail.

Manipolare i sensi emotivi del bevitore

Il gioco dell’inganno visivo nei drink è un ottimo modo per giocare con i sensi emotivi del bevitore. È il processo di utilizzare il colore di una bevanda per indurre aspettative gustative e poi sfidarle, creando un’esperienza unica e sorprendente. Questo gioco sfrutta la tendenza umana a giudicare un libro dalla copertina, o meglio, una bevanda dal suo colore.

Il principale vantaggio è che può essere usato per sorprendere e coinvolgere il cliente in modo divertente ed intrigante.

Quando un bevitore si aspetta un certo sapore basandosi sul colore di una bevanda e poi lo trova completamente diverso, si crea una connessione emotiva e una memoria sensoriale unica. Questa è un’opportunità per i bartender e i mixologist di creare cocktail memorabili che lascino un’impressione duratura sui clienti.

Attenzione però, se non eseguito correttamente, potrebbe portare a fraintendimenti e delusioni.

Un cliente potrebbe sentirsi ingannato o deluso se il colore di una bevanda suggerisce una cosa e il sapore è completamente diverso. È fondamentale trovare un equilibrio tra l’aspetto visivo di una bevanda e il suo sapore reale.

Esempio pratico: il Martini che piace a tutti

Immaginiamo un esempio pratico di come il gioco dell’inganno visivo possa essere sfruttato nella miscelazione. Prendiamo in considerazione un drink bevuto dalla maggior parte delle persone in tutto il Mondo (Gin Tonic) e lo incrociamo con un drink più raffinato e non adatto a tutti (Dry Martini).

Alla vista entrambi i cocktail appaiono trasparenti con una guarnizione verde ma, in questo caso, il gioco sarà quello di de-gasare la tonica e utilizzarla al posto del vermouth nel Martini, ribilanciando il tutto. Al posto della classica oliva, un’oliva al cioccolato bianco colorato di verde e acidificato.

Il bevitore, basandosi sul colore e l’estetica del drink, potrebbe aspettarsi un sapore secco, importante, con una guarnizione carnosa e sapida. Tuttavia, quando assapora il cocktail, scopre che il sapore è sorprendentemente più familiare. Questo contrasto tra aspettativa e realtà crea un’esperienza emozionante, coinvolgente e memorabile per il bevitore.

In questo esempio, il gioco dell’inganno visivo è stato utilizzato con successo per creare un cocktail intrigante. Tuttavia, è essenziale che il bartender comunichi chiaramente il concetto al cliente in modo da evitare fraintendimenti o delusioni.

In definitiva, il gioco dell’inganno visivo nei drink è un’arte che può arricchire l’esperienza del consumatore. Essa dimostra come il colore e l’estetica in se, possa influenzare la percezione e suggerisce che le aspettative spesso sono solo parte della storia.

I bartender creativi possono sfruttare questa tecnica per sorprendere, coinvolgere e lasciare un’impressione indelebile sui loro clienti.

Il profumo del colore: un’esplorazione sensoriale

Oltre a influenzare il nostro senso del gusto, il colore può anche svolgere un ruolo cruciale nel plasmare il nostro senso dell’olfatto.

Questa interazione tra vista e olfatto apre nuove prospettive per arricchire la nostra esperienza sensoriale. Nel contesto delle bevande, la connessione tra colore e aroma può essere utilizzata in modo creativo per stimolare i sensi in modo completo e coinvolgente.

Collegare profumi ai colori naturali

Un approccio comune è collegare i profumi ai colori naturali. Ad esempio, quando vediamo il colore rosso in un drink, potremmo essere inclini a identificare l’aroma di fragola o di frutti rossi.

Questa associazione diretta tra colore e aroma può essere utilizzata in vari modi:

  • Esaltare l’Aroma Naturale: Se il tuo drink ha un ingrediente principale con un aroma distintivo, puoi utilizzare il colore per sottolineare quel profumo. Ad esempio, se stai preparando un cocktail a base di fragole chiarificato, ricordati che il colore conta. Qui puoi decidere di aggiungere un colorante rosso per enfatizzare l’aroma naturale delle fragole.
  • Rafforzare le Aspettative: Se vuoi che i tuoi ospiti sappiano cosa aspettarsi, puoi utilizzare il colore per rafforzare l’aroma principale del drink. Ad esempio, un cocktail giallo intenso con il profumo della banana può suggerire una bevanda ricca di sapore di banana.
  • Giocare per Contrasto: Questo è un approccio un pò più avanzato, intrigante e che richiede la giusta comunicazione: il gioco per contrasto tra colore e profumo. Questo metodo coinvolge il creare una sorprendente discrepanza tra il colore del drink e il suo aroma. Ad esempio, lo stesso cocktail di prima alla banana, se avesse un colore blu intenso, e non fosse comunicato, lascerebbe il cliente a trovare degli “aromi emotivi d’inganno”.

Qualunque sia la tua scelta ricordati di questi principi nella creazione dei tuoi prossimi drink, ovvero che occhio e naso comunicano.

Il Colore è Territoriale

Un aspetto intrigante del colore nei drink è la sua diversità culturale. Il significato e l’emozione associati a un colore possono variare notevolmente tra culture e luoghi. In alcune parti del Mondo il rosso simboleggia forza, passione, velocità, amore, mentre in altre culture può essere associato alla difficoltà o al peccato.

Questa diversità culturale aggiunge uno strato di complessità alla percezione del colore nelle bevande, evidenziando quanto il contesto culturale possa influenzare la nostra esperienza.

Cultura + Colore = Emozioni diverse

Nella cultura occidentale, il rosso è spesso associato a emozioni intense come l’amore e la passione. Di conseguenza, molte bevande alcoliche, come il vino rosso o i cocktail a base di frutti rossi, sono spesso presentate con colori rossi o sfumature di rosso. Questo è in linea con l’idea di romantico e avvolgente associato al colore rosso nella cultura occidentale.

Tuttavia, in alcune culture dell’Asia, il rosso ha significati culturali diversi. In Cina, ad esempio, il rosso è tradizionalmente associato alla fortuna, alla prosperità e alla celebrazione. Le bevande rosse, come il tè rosso o il vino di riso rosso, sono spesso utilizzate in occasioni festive e cerimonie.

In questo caso, il rosso è visto in modo positivo e auspicato.

Mentre il rosso potrebbe essere un’ottima scelta per evocare passione e amore in Occidente, potrebbe essere altrettanto efficace per suggerire prosperità e felicità in Cina. Conoscere il pubblico di riferimento e i significati culturali dei colori è fondamentale per creare connessioni emotive e promuovere la bevanda con successo.

Quindi, se sei un bartender all’estero in fase di creazione di nuovi drink o drink list, ricordati di considerare attentamente il significato dei vari colori nella cultura in cui ti trovi, questo potrebbe aumentare ulteriormente la sinestesia del tuo locale.

Colori che vedi, sapori che abbini

Voglio condividerti una tecnica pazzesca. La natura ci offre una vasta gamma di colori e, ciascun colore, può essere associato a specifiche combinazioni di sapori.

Immagina di camminare in mezzo ad un bosco, ti troverai circondato da tinte che vanno dal verde al marrone. È proprio qui che madre natura ti vuole comunicare che ciò che stai vedendo funziona anche in maniera gustativa.

Sembra assurdo ma, guarda a caso, sapori come mele e funghi, kiwi e noci o altri cibi stagionali che seguono questa cromatologia sono perfettamente abbinabili. La natura ti parla e ti dona gli abbinamenti, sperimenta con le combinazioni che trovi per creare drink unici e sorprendenti.

Sperimenta con i colori che ti circondano nelle varie stagioni

Un ottimo esempio di partenza per cercare i vari abbinamenti, è quello di usare la monocromia, ovvero i cibi con lo stesso colore, che hanno diversi livelli di intensità.

Abbinamenti facili con il giallo sono Mango, Banana, Miele. Un drink potrebbe essere quindi composto da un liquore alla banana + una soda al miele e mango.

Un abbinamento più difficile potrebbe essere Ananas, Senape e Formaggio cheddar. Un drink con questi ingredienti? Un milk punch.

Ti garantisco che tutti questi sapori stanno bene assieme, lo step successivo è quello di capire come lavorarli. Saresti in grado di bilanciarli?

Ovviamente in termini di drink le opzioni sono infinite, tutto dipende dall’obiettivo del drink che vuoi ottenere. In questo articolo lo scopo è quello di sbloccare nuove possibilità tramite il colore.

Arte nell’Esperienza del Drink

Infine, è importante riconoscere che preparare un drink è un’arte. I bartender, come gli chef, non scelgono di mescolare gli ingredienti solo per uno scopo gustativo, ma anche per l’aspetto visivo.

La preparazione di un drink può essere trasformato in un opera d’arte, dove colori e presentazione raccontano una storia. Questa storia è utile ad arricchire l’esperienza complessiva, conferendo al drink un significato emotivo che va oltre il semplice gusto.

Il colore del tuo drink è molto più di un aspetto estetico. Ha il potere di influenzare la percezione del sapore, l’esperienza del cliente e persino le emozioni associate a un cocktail. Quando crei un drink, che si tratti di una nuova drink list o di un cocktail per la World Class, sfrutta questo potere per creare esperienze uniche e indimenticabili.

Facci sapere come colorerai i tuoi prossimi drink.

Buona Miscelazione,
Jessy

Autore

  • Jessy Santin

    Italo Australiano di origine, Maestro d’Arte sulla carta. Entro nel mondo dell’ospitalità con le regole di ogni artista. Volo tra Drink Factory, 50Best, Stelle Michelin, collaborando con Designers e Artisti di ogni settore. Capisco che l’Arte unita al Design possono semplificare l’espressività di ognuno e divento formatore. Che sapore ha la vista? Che profumo senti al tatto? Tutti abbiamo delle idee, e le tue mi piacciono! Assieme capiremo come Berle.

Autore
Jessy SantinBartender

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