Il Pimm’s Cup è un’icona ben radicata nella tradizione britannica. Questo long drink, presenta un inconfondibile profilo aromatico caratterizzato da note leggermente amaricanti e una buona freschezza.
Al centro della sua ricetta troviamo il Pimm’s n°1, un liquore distintivo a base di Gin, arricchito da una miscela di erbe e spezie che conferiscono al prodotto il suo gusto caratteristico.
La ricetta del Pimm’s Cup si completa con l’aggiunta di Ginger Ale, che apporta una piacevole effervescenza, e l’aggiunta di frutta fresca tra cui il cetriolo. Il ciuffo di Menta come decorazione infine aggiunge un tocco estetico gradevole e un profumo fresco e invitante.
Oltre a essere un long drink molto apprezzato anche ai giorni nostri, il Pimm’s Cup ha guadagnato un posto d’onore come il cocktail ufficiale del torneo di Wimbledon, sottolineando ulteriormente il suo legame con la cultura e le tradizioni britanniche.
La storia del Pimm’s Cup
Le origini del Pimm’s n°1 sembrano risalire alla prima metà del 1800, quando James Pimm, proprietario di un oyster bar vicino alla Banca d’Inghilterra a Londra, creò un digestivo a base di gin ed erbe aromatiche.
Il prodotto ebbe successo e venne poi prodotto in diverse varianti caratterizzate da diverse basi alcoliche, ma tra il pubblico non riscossero lo stesso consenso della prima versione.
Il Pimm’s n°1 si è poi affermato come ingrediente primario del Pimm’s cup segnando l’inizio di una storia ricca e affascinante nel mondo dei cocktail.
A proposito del cocktail, una nota curiosa riguarda il cetriolo: una leggenda narra che sia per colpa del Pimm’s Cup che nel Moscow Mule ci sia il cetriolo, ma noi non ne siamo per nulla convinti. Se vuoi saperne di più, leggi la storia del Moscow Mule nella sezione del sito “Storia della Miscelazione”.
Ingredienti del Pimm’s Cup
- 50 ml (1 ¾ oz.) Pimm’s n°1
- 100-120 ml Ginger Ale
- Frutta fresca
- Cetriolo
- Menta
Cosa ti serve per fare Pimm’s Cup
- Tumbler alto da 35-39 cl
- Jigger
- Tagliere e coltello
- Bar Spoon
- Stecchino in legno
- Paletta per il ghiaccio
Come fare Pimm’s Cup
- In un tumbler alto aggiungi una fragola tagliata a metà, una fetta di cetriolo, 1 spicchio di arancia e qualche foglia di menta;
- Versa ora il Pimm’s, il ghiaccio e colma con del Ginger Ale ghiacciato;
- Miscela dal basso verso l’alto e decora con un ciuffo di menta e uno stecchino in legno, utile per mangiare la frutta.
I consigli del barman
Di seguito alcuni consigli per preparare e conoscere meglio il Pimm’s Cup.
Scelta degli ingredienti
Al posto del Ginger Ale puoi utilizzare della soda al limone o anche della gazzosa (es. Sprite).
Sentiti libero di sperimentare con la frutta di stagione, se vuoi preparare un Pimm’s cup in inverno, non sei obbligato/a ad utilizzare per forza la fragola.
Tenore alcolico e grammi di alcol
Considerando di utilizzare 50 ml di Pimm’s n°1 che ha un tenore alcolico del 25% e circa 120 ml di Ginger Ale, otteniamo un long drink che inizialmente avrà un tenore alcolico medio basso (7.4 % circa).
Tuttavia, la diluizione apportata dal ghiaccio ne abbassa il tenore alcolico rendendo il cocktail un low alcol con un tenore alcolico inferiore al 7%. Seguendo la ricetta indicata i grammi di alcol che si ingeriscono con un Pimm’s Cup sono 9.8.
Se deciderai di modificare le dosi della ricetta puoi utilizzare il nostro calcolatore per ottenere tenore alcolico e grammi di alcol.
Bicchiere e decorazione
Il Pimm’s Cup è tradizionalmente servito in un bicchiere da long drink o Tumbler alto da circa 350 – 390 ml. L’aspetto importante tuttavia non riguarda la forma quanto la capienza del bicchiere. Infatti in base alla capienza dovrai adattare di conseguenza le proporzioni della ricetta.
Quando bere il Pimm’s Cup
Il Pimm’s, con il suo equilibrio di tenore alcolico e un ricco profilo aromatico, incontra il gusto di molte persone, rendendolo un’ottima scelta in qualsiasi momento della giornata, particolarmente nei periodi più caldi dell’anno.
Ideale come rinfrescante pomeridiano o come alternativa allo Spritz per l’aperitivo, si caratterizza per la sua facilità di preparazione e per essere facilmente apprezzabile ad un’ampia varietà di palati.
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Buona Miscelazione,
Giovanni
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