Il Gibson Dry Martini, o semplicemente Gibson, è cugino del più famoso del Cocktail Martini.
Al posto dell’oliva, iconico ingrediente del Martini, nel Gibson si utilizza una cipollina in agrodolce.
Alle cipolline in agrodolce io preferisco utilizzare le cipolline lattofermentate che trovo molto più aromatiche e gustose da mangiare, anche se forse leggermente più pungenti.
Devi sapere che il destino mi ha obbligato a scrivere questo articolo sul Gibson.
Tre settimane fa, Flavio, di passaggio per il laboratorio Drink Factory, mi ha lasciato un barattolo di cipolline lattofermentate.
Qualche giorno dopo ho iniziato a guardare su Netflix la serie TV The Queen’s Gambit (La regina degli Scacchi).
Serie TV che mi è piaciuta tantissimo, che non mi ha fatto tornare la voglia di giocare a scacchi, ma che mi ha fatto venire voglia di bere un Gibson.
Cosa c’entra il Gibson con La Regina degli Scacchi?
Nella serie tv, la madre adottiva di Beth Harmon (la Regina degli scacchi), beve sempre il Gibson.
‘I find the onion slightly more refined than the olive’, trovo la cipollina leggermente più raffinata dell’oliva, afferma Mrs. Alma Wheatley. Come darle torto?
Se vuoi, prima di leggere la ricetta del Gibson Cocktail, puoi dare uno sguardo a questo video dove ti spiego come si prepara!
Ricetta Gibson cocktail: gli ingredienti
- London Dry Gin
- Vermouth Dry
- Cipollina lattofermentata
Strumentazione
- Coppetta da cocktail
- Mixin’ glass
- Jigger
- Bar spoon
- Strainer
- Stecchino per cipollina
- Paletta per il ghiaccio
Come fare il Gibson cocktail: la preparazione
Sicuramente avrai notato che non ho indicato le quantità di Gin e Vermouth.
Il motivo per cui non ho messo le quantità è perché questo drink è di base un Dry Martini.
Come ho già scritto nell’articolo sul Dry Martini, non esiste il Dry Martini perfetto, esiste il Dry Martini che piace.
Il Martini è un concetto che va oltre delle quantità.
Se preferisci un Martini più secco, metti pochissimo vermouth, se preferisci un Martini più morbido, utilizza un po’ più vermouth.
Se non sai da dove cominciare, prova a partire da 60 ml di London Dry Gin e 10 ml di Vermouth Dry.
È un bilanciamento secco.
Per preparare un Gibson, la prima cosa che devi fare è raffreddare bene il mixin’ glass e la coppetta di servizio.
So che può sembrare uno di quei passaggi inutili, ma in realtà influisce molto sulla diluizione finale del drink. Ho scritto un articolo a questo proposito, lo puoi leggere cliccando qui.
Dopo aver raffreddato il mixin’ glass, togli il ghiaccio e versa gli ingredienti. Se vuoi, puoi anche versare gli ingredienti direttamente sul ghiaccio, dopo aver scolato l’acqua in eccesso.
Aggiungi del nuovo ghiaccio e miscela il drink fino a raggiungere il raffreddamento e la diluizione che preferisci.
Come fare a capire se avete raggiunto la giusta diluizione? Assaggiate facendovi cadere una goccia di drink sul dorso della mano.
Togli il ghiaccio dalla coppetta e versa il drink.
Con uno stecchino prendi una cipollina lattofermentata, asciugala e mettila dentro il drink.
Il Gibson è pronto!
Storia del Gibson
Come per ogni drink che si rispetti, anche la nascita del Gibson è circondata da tante leggende.
Quello che però è certo (almeno nel momento in cui ho scritto questo articolo) è che la prima traccia scritta dell’esistenza del Gibson la si trova su un libro del 1908: The World’s Drinks and How to Mix Them di Hon Boothby.
La cosa curiosa, come potete vedere in foto, è che nel Gibson cocktail di Boothby non era presente la cipollina, drink che caratterizza oggi questo cocktail, ma l’oliva.
La cipollina comparirà nel Gibson cocktail solamente nel libro di Robert Vermeire, Cocktails How to mix them, del 1922.
Anche qui una curiosità: Vermeire dice che il Gibson è famoso in Giappone.
Tra il testo del 1908 e il testo del 1922 appaiono due drink che potrebbero essere ricondotti in qualche modo al Gibson.
Nel libro The ideal bartender di Tom Bullock, pubblicato nel 1917, appaiono due drink con la cipollina: Onion Cocktail e L.P.W.
Onion cocktail e L.P.W sono legati in qualche modo al Gibson? Non vi saprei dire anche perché, nello stesso testo di Bullock c’è il Gibson cocktail, che è senza cipollina.
Scoprire come la cipollina sia finita nel Gibson è il quarto segreto di Fatima.
Se volete leggervi la timeline completa delle apparizioni (sottile questa è) del Gibson cocktail drink in menù, articoli di giornale e libri, vi consiglio di dare un occhio a questo articolo che ha scritto Lucio Tucci, amico, collega e grande storico della miscelazione.
Buona Miscelazione,
Giovanni
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