Vesper martini: ricetta originale, preparazione e bilanciamento

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Oggi ti parlo di un cocktail diventato famoso grazie al cinema: il Vesper Martini. Gin, Vodka e un vino aromatizzato in una sorta di twist del Cocktail Martini, che spesso divide i bartender. Più che per le sue qualità gustative, questo drink ha costruito la sua fama sul fascino del personaggio che lo ha reso celebre: James Bond.



Un po’ di storia del Vesper

Il cocktail Vesper fa la sua prima apparizione nel 1953 nel romanzo Casino Royale di Ian Fleming. All’interno del libro, James Bond ne detta la ricetta con estrema precisione, presentandolo come una propria invenzione e solo in seguito attribuendogli il nome “Vesper”.

Il Vesper nasce dunque come creazione letteraria, non come cocktail formulato da un bartender. La scelta del nome – oltre al riferimento narrativo – potrebbe anche celare elementi biografici legati all’autore, come riportato da fonti successive.

Contrariamente a quanto spesso si crede, la celebre battuta “Shaken, not stirred” non compare nella prima descrizione del drink, ma farà la sua apparizione più avanti nella saga di Bond. Tuttavia, è diventata parte integrante dell’immaginario legato a questo cocktail, contribuendo alla sua grande fama.

Fama confermata anche dall’inclusione del Vesper nella codifica ufficiale IBA che arriva nel 2011 e confermata nelle revisioni successive del 2020 e 2024.

Se ti appassionano le origini dei grandi cocktail, dai un’occhiata alla sezione “Storia della miscelazione”: troverai l’approfondimento storico di Lucio Tuci: Vesper Martini: storia del drink di James Bond tra mito e realtà

La ricetta del Vesper descritta nel libro e nel film

La ricetta originale, descritta nel romanzo e ripresa nel film Casino Royale, è la seguente:

  • 3 parti di Gin
  • 1 parte di Vodka
  • ½ parte di Kina Lillet
  • Guarnizione con scorza di limone

La ricetta IBA

La ricetta del Vesper è stata inserita nella codifica ufficiale IBA del 2011, poi confermata anche nelle successive revisioni del 2020 e 2024.

  • 60 ml Gin
  • 20 ml Vodka
  • 10 ml Lillet Blanc
  • Stir nel mixing glass
  • Servire in coppetta ghiacciata con twist di limone

Gli ingredienti

Il vero punto critico del Vesper è la sostituzione del Kina Lillet, ormai fuori produzione. La ricetta moderna utilizza il Lillet Blanc, in una versione con componente amaricante molto ridotta rispetto all’originale.

Per avvicinarsi di più al probabile profilo originale puoi optare per il Cocchi Americano oppure per Kina L’Aéro d’Or di Tempus Fugit 

In alternativa, puoi inserire una o due gocce di tintura di china per ripristinare l’amaro mancante. Il mio consiglio è di fare dei test per trovare quale bilanciamento ti soddisfa di più.

Perfezionare il Vesper: ragioniamo sul bilanciamento

Uno degli aspetti più interessanti del Vesper è il lavoro sul bilanciamento. Nonostante la ricetta sembri semplice, piccoli aggiustamenti possono fare la differenza sul risultato finale.

Iniziamo dalla vodka: il suo ruolo è secondario, e non farà una grande differenza nella struttura del drink. Puoi considerarla come un elemento che attenua le note più aromatiche del gin, rendendo il sorso più neutro e lineare. Per questo motivo, puoi usare una vodka qualsiasi, senza preoccuparti troppo del brand o della provenienza.

Ben diverso è il discorso sul gin. Qui la scelta incide notevolmente sul risultato: un Gin dal profilo classico renderà il cocktail più secco e diretto, mentre un gin floreale, agrumato o speziato darà al drink un profilo più espressivo. Il consiglio è di scegliere un gin che rifletta lo stile che vuoi dare al cocktail: neutro, più aromatico o con un accento specifico.

Infine, c’è la parte aromatizzata, dove puoi giocare con la quantità di Lillet Blanc, Cocchi Americano o vino aromatizzato simile. Aumentare leggermente questa componente può ammorbidire il cocktail e aggiungere complessità.

Anche qui, l’unico modo per capire cosa funziona meglio è provare diverse combinazioni e valutare il risultato nel bicchiere.

Ricetta del Vesper Martini: un possibile bilanciamento

  • 50 ml Gin (stile London Dry classico)
  • 10 ml Vodka
  • 10 ml Cocchi Americano
  • Twist di limone

Strumentazione

  • Mixing glass
  • Bar spoon
  • Strainer
  • Jigger
  • Coppetta da Martini ben raffreddata
  • Pelapatate o zester per twist

Step per la preparazione: agitato o mescolato ?

Nessuno ci vieta di prepararlo nello shaker, come vuole James Bond ma, nonostante la passione per 007 e visto che non siamo in un film, ti consiglio di evitarlo.

Gli ingredienti del Vesper non giustificano l’utilizzo dello shaker: la tecnica stir nel mixing glass (se ben eseguita) offre un risultato più pulito, elegante e coerente con la struttura del drink.

  1. Raffredda bene la coppetta (oppure tienila nel congelatore);
  2. Versa tutti gli ingredienti nel mixing glass con la giusta quantità di ghiaccio;
  3. Mescola con il bar spoon fino a raggiungere il giusto livello di diluizione e temperatura;
  4. Filtra nella coppetta usando lo strainer;
  5. Spremi leggermente un twist di limone sopra il drink per rilasciare gli oli essenziali.

Tenore alcolico

Durante la bevuta il Vesper verrà percepito come cocktail dalla gradazione alcolica medio-alta.

Dopo la preparazione con tecnica stir e relativa diluizione, il Vesper presenta un tenore alcolico del 19,7 % vol., corrispondente a circa 20,2 grammi di alcol etilico per porzione.

Quando bere il Vesper e a chi proporlo

Il Vesper, nonostante un bilanciamento leggermente più morbido rispetto a un Martini Dry, è un cocktail dalla forte personalità: adatto come aperitivo, perfetto per chi apprezza bevute secche con una struttura alcolica importante.

Non è un cocktail da proporre a tutti indiscriminatamente. Piacerà sicuramente agli amanti del Martini cocktail o ai cultori dei classici, ma potrebbe risultare troppo diretto o potente per chi preferisce drink più morbidi o rinfrescanti.

Conclusioni

Il Vesper, indipendentemente dai gusti personali, è un cocktail che ogni bartender dovrebbe conoscere. Non tanto per le sue qualità tecniche, quanto per il peso culturale e il ruolo che ha avuto nell’immaginario collettivo, soprattutto grazie alla letteratura e al cinema.

Buona miscelazione !
Matteo

Autore

  • Matteo Squassoni

    Sono un bartender e nel corso degli anni ho maturato esperienze in diverse tipologie di locali ricoprendo ruoli operativi e organizzativi. Oltre al lavoro dietro al bancone, metto a disposizione la mia esperienza, svolgendo attività di collaborazioni e consulenze in questo settore rimanendo fedele al mio motto: “semplice ed efficace”. Durante il tempo libero viaggio e scatto foto. Fiero e orgoglioso di essere entrato a far parte del team Cocktail Engineering dal 2021.