Per quanto ci è dato sapere, questa squisita pozione non costituisce l’alimentazione di base degli eschimesi, ma fu probabilmente inventata nella Carolina del sud”
(Harry Craddock, Savoy Cocktail Book – 1930)
Alaska è un cocktail a base gin ed è probabilmente la massima espressione di un drink a base chartreuse.
Deciso nel tenore alcolico, ha aroma erbaceo e sapore fresco.
Ingredienti
- 50 ml London Dry Gin
- 20 ml Chartreuse Gialla
- 2-3 Gocce di Orange Bitters (opzionale)
- Twist di limone (opzionale)
Strumentazione
- Coppetta da cocktail
- Shaker
- Strainer
- Colino a maglie fini
- Bar spoon
- Jigger
Preparazione
Versate gli ingredienti nello shaker, colmate con ghiaccio e shakerate vigorosamente. Filtrate (double strain) in una coppetta precedentemente raffreddata. Decorate con una scorza di limone.
I consigli del barman
Il cocktail Alaska è un drink dal tenore alcolico elevato, dal sapore erbaceo e fresco.
È molto importante shakerarlo in maniera decisa affinché sia opportunamente freddo e diluito, di modo da esaltarne le note rinfrescanti e abbassarne il tenore alcolico. Se invece cercate un risultato più soave preparatelo nel mixin’ glass (tecnica stir), miscelando gli ingredienti con ghiaccio.
Anche la coppetta di servizio deve essere ghiacciata: raffreddatela con ghiaccio o in congelatore.
L’orange bitters (consiglio Angostura orange) è un ingrediente opzionale, mettetelo se vi piace, nelle quantità che preferite. Questo vale anche per il twist di limone (spremere gli olii essenziali della buccia di limone sul drink). Entrambi donano una nota agrumata al drink.

L’Orange Bitters era presente nella prima ricetta codificata nello Straub’s manual of mixed drinks, ricettario ad opera di Jacques Straub, pubblicato nel 1913, per poi scomparire nell’interpretazione della ricetta ad opera di Harry Craddock, pubblicata nel 1930 su Savoy Cocktail Book. Inoltre Straub consiglia Old Tom Gin, mentre Craddock un gin più secco (London Dry).
L’Orange bitters non era neanche presente nell’interpretazione di David Embury nel suo libro The Fine Art Of Mixing Drinks. Come suggerisce Embury, è possibile aggiungere dello Sherry dry, tant’è che in alcuni ricettari è possibile il drink con questo ingrediente. Uno sherry Palo Cortado è molto interessante da utilizzare.
Al momento della stesura di questo articolo, l’Alaska non è presente nella lista I.B.A. ma era presente nella prima codifica nel 1961 (senza Orange Bitters).
Buona miscelazione,
Giovanni
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Bibliografia citata
Jacques Straub. 1913. Straub’s manual of mixed drinks (pag. 9).
Harry Craddock. 1930. Savoy Cocktail Book. (pag. 18 – Excelsior 1881 – ed. 2007 )
David A. Embury. 1948. The Fine Art Of Mixing Drinks (pag. 221)
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