La ginger beer è una delle bevande più affascinanti del mondo della fermentazione: fresca, aromatica, leggermente piccante e naturalmente frizzante. Spesso confusa con la ginger ale, in realtà nasce come prodotto artigianale fermentato e negli ultimi anni è tornata protagonista dietro al bancone dei bar, soprattutto grazie a cocktail iconici come il Moscow Mule e il Dark ’n’ Stormy.
In questa guida scoprirai cos’è la ginger beer, in cosa si differenzia dalle versioni industriali e come realizzarla in casa utilizzando il Ginger Bug, lo starter naturale che dà vita alla bevanda.
Indice
- Che cos’è la Ginger Beer
- Cos’è il Ginger Bug e come si prepara
- Ricetta della Ginger Beer con Ginger Bug
- Conservazione della Ginger Beer home made: quanto dura e come mantenerla
- Come personalizzare la Ginger Beer e fermentare altri succhi
- Cocktail con Ginger Beer: dai grandi classici ai twist moderni
- Conclusione
Che cos’è la Ginger Beer
Nata in Inghilterra nel XVIII secolo, la ginger beer era inizialmente una bevanda fermentata a base di zenzero, zucchero, acqua e limone. Col tempo è diventata popolare in tutto il mondo, trasformandosi in una bibita analcolica industriale.
Ginger Beer fermentata vs bibita analcolica frizzante
Oggi quando troviamo la ginger beer sugli scaffali del supermercato, nella maggior parte dei casi non è più fermentata: si tratta di una semplice bibita gassata, aromatizzata con estratto di zenzero e addizionata di anidride carbonica.
La ginger beer tradizionale invece è frutto di una fermentazione naturale: i lieviti e i batteri del Ginger Bug trasformano zuccheri creando complessità, acidità equilibrata e anidride carbonica.
👉 Se ti interessa scoprire anche la versione non fermentata e imparare a prepararla home made, trovi qui la ricetta e il metodo di produzione.
Ginger Beer, Ginger Ale e Ginger Wine: le differenze
- Ginger Beer → nata in Inghilterra come bevanda fermentata leggermente alcolica, oggi spesso prodotta come soft drink a partire da estratto di zenzero, acqua, zucchero e anidride carbonica;
- Ginger Ale → soda analcolica aromatizzata allo zenzero, creata nell’Ottocento in Irlanda e poi industrializzata in America. Più dolce e meno pungente.
- Ginger Wine → vino aromatizzato allo zenzero, diffuso in epoca vittoriana, con gradazione alcolica più alta (circa 13–14% vol.). Poteva essere anche speziato e fortificato con brandy.
👉 Dal punto di vista produttivo, la differenza tra la ginger beer moderna e la ginger ale è minima: entrambe si ottengono miscelando zenzero (o uno sciroppo a base di zenzero) con acqua, zucchero e anidride carbonica. La vera distinzione sta oggi soprattutto nell’intensità del gusto e nella pungente piccantezza dello zenzero, più marcata nella ginger beer.

Cos’è il Ginger Bug e come si prepara
Il Ginger Bug è uno starter naturale che si prepara semplicemente con zenzero fresco (non pelato), zucchero e acqua non clorata. È una coltura viva, simile al lievito madre o allo SCOBY del Kombucha, che serve a dare vita a bevande fermentate e naturalmente frizzanti.
Sulla buccia dello zenzero sono presenti lieviti e batteri lattici che, alimentati con zucchero, iniziano a moltiplicarsi producendo anidride carbonica, acidità e aromi caratteristici. È grazie a questo processo che la ginger beer fatta in casa diventa più complessa e vivace rispetto alle versioni industriali.
Per ottenere un Ginger Bug attivo occorrono in genere 5–7 giorni di alimentazione quotidiana (aggiungendo ogni giorno un po’ di zenzero e zucchero). I segnali che lo starter è pronto sono la presenza di bollicine, la torbidità del liquido e un profumo fresco e pungente.
Vediamo come preparare passo passo il ginger bug.
Ingredienti del Ginger Bug
- 200 ml Acqua non clorata
- 20 g Zucchero (bianco o grezzo)
- 20 g Zenzero fresco biologico
👉 Per i giorni successivi (5–7 giorni), si aggiungono 10 g di zucchero e 10 g di zenzero fresco grattugiato al giorno, fino a quando lo starter diventa attivo.
Che cosa ti serve per fare il Ginger Bug
- Barattolo di vetro (500 ml – 1 L)
- Grattugia o coltello per lo zenzero
- Cucchiaio da cucina
- Bilancia
- Tappo con gorgogliatore (opzionale)

Come si fa il Ginger Bug
- Versa nel barattolo l’acqua, lo zucchero e mescola bene per sciogliere lo zucchero;
- Lava lo zenzero sotto l’acqua corrente per rimuovere eventuali tracce di terra;
- Grattugia finemente lo zenzero (non sbucciarlo!!!);
- Versa lo zenzero nel barattolo e mescola con il cucchiaio;
- Chiudi il barattolo con il tappo con gorgogliatore e lascia fermentare. La temperatura ideale è 20-24°C;
- Ogni giorno aggiungi 10 g di zucchero e 10 g di zenzero, mescolando bene;
- Dopo 5–7 giorni il Ginger Bug sarà pronto: riconoscerai bollicine evidenti, un profumo fresco/piccante e una leggera torbidità del liquido;
- Ricordati di continuare a nutrirlo con zenzero e zucchero, esattamente come faresti con un lievito madre per pane o pizza.
👉 Se non disponi di un tappo con gorgogliatore puoi chiudere il barattolo con il suo tappo originale, ma ricordati di aprirlo 1–2 volte al giorno per far uscire i gas. Durante la formazione del Ginger Bug avviene infatti una vera fermentazione, con produzione abbondante di anidride carbonica: senza sfiato regolare, la pressione interna potrebbe aumentare al punto da far esplodere il contenitore.
Ricetta della Ginger Beer con Ginger Bug
Ingredienti (per 1 litro)
- 50 mL Estratto di zenzero filtrato
- 50 mL Ginger bug attivo
- 30 ml Succo di limone fresco
- 100 g Zucchero bianco
- 800 mL Acqua non clorata
👉 Questa ricetta è solo un punto di partenza: sperimenta, fai prove e adattala ai tuoi gusti. Tieni presente che durante la fermentazione gli zuccheri diminuiscono mentre l’acidità aumenta, quindi sarà il risultato finale a guidarti.
Strumentazione
- Estrattore o centrifuga
- Tagliere
- Coltello
- Colino a maglie fini o superbag
- Caraffa graduata
- Bottiglie
- Imbuto
- Bilancia
- Afrometro (opzionale)
👉 Puoi usare bottiglie in vetro spesse con tappo meccanico (per iniziare non quello a corona) oppure bottiglie in plastica. Quelle piccole in plastica della Coca-Cola sono perfette perché resistenti e pensate per sopportare liquidi in pressione.
Come fare la Ginger beer fermentata
- Estrai lo zenzero in estrattore o centrifuga. Se non hai questi strumenti puoi frullare nell’acqua della ricetta 80 grammi di radice di zenzero fresca e poi filtrare con una superbag o un colino a maglie fini;
- Versa l’acqua nella caraffa graduata e scioglici lo zucchero;
- Aggiungi gli altri ingredienti, facendo attenzione a versare solo la parte liquida del ginger bug;
- Miscela bene il composto;
- Travasa il liquido nelle bottiglie di vetro con tappo. Ti consiglio di usare quelle con il tappo meccanico e non con il tappo a corona;
- Lascia fermentare 2-3 giorni a temperatura ambiente, meglio se intorno ai 22°C;
- Raggiunta la gassatura desiderata sposta le bottiglie nella parte più fredda del frigo, meglio se sotto i 4°C;
- Una volta fredda la ginger beer è pronta per essere miscelata o bevuta.
👉 Se vuoi fermentare in bottiglie di vetro, utilizza un afrometro: è lo strumento che permette di monitorare la pressione interna. Quando raggiungi circa 2–2,5 bar (non oltre), la tua ginger beer ha sviluppato sufficiente frizzantezza. Prima di aprire le bottiglie assicurati però di raffreddarle bene in frigorifero, così ridurrai la pressione ed eviterai fuoriuscite violente.
Sicurezza nella preparazione della Ginger Beer
Quando si prepara la ginger beer in casa bisogna tenere conto di due aspetti fondamentali: sicurezza alimentare e sicurezza delle bottiglie. Sono fattori da non sottovalutare, perché una fermentazione spontanea produce sia acidità che gas in pressione. Di questo ne abbiamo parlato nel nostro articolo introduttivo sulla fermentazione.
Sicurezza alimentare
Il parametro più importante da monitorare è il pH.
- Grazie al Ginger Bug e all’aggiunta di succo di limone, il pH iniziale della ginger beer scende rapidamente sotto valori che limitano lo sviluppo di microrganismi indesiderati.
- Idealmente, un pH inferiore a 4.2 è già considerato sicuro per la maggior parte delle bevande fermentate. Valori più bassi (3.5–3.8) garantiscono ancora maggiore stabilità.
- Un semplice pH-metro o delle cartine tornasole possono aiutarti a verificare che la bevanda resti entro valori sicuri durante tutta la fermentazione.
Sicurezza delle bottiglie
Durante la fermentazione, i microrganismi del Ginger Bug producono anidride carbonica che, se intrappolata, aumenta la pressione interna delle bottiglie.
- Utilizza preferibilmente bottiglie di plastica: permettono di percepire facilmente l’aumento di pressione stringendo le pareti. Quelle della Coca-Cola sono perfette.
- In alternativa puoi impiegare bottiglie di vetro robuste da birra con tappo meccanico, ma solo se monitori attentamente la pressione.
- Per un controllo accurato, si può usare un afrometro (spunding valve o tappo manometrico): a temperatura ambiente, la pressione non dovrebbe superare i 2,5 bar.
- Se non hai strumenti di misurazione, sfiata regolarmente le bottiglie aprendo leggermente il tappo per ridurre la pressione accumulata.
- Prima di aprire le bottiglie per bere la ginger beer raffredda in frigo così da abbassare la pressione interna delle bottiglie.
Conservazione della Ginger Beer home made: quanto dura e come mantenerla
La ginger beer fermentata home made è una bevanda viva e continua a fermentare anche dopo l’imbottigliamento.
Per questo va sempre conservata in frigorifero (sotto i 4°C), così da rallentare l’attività dei microrganismi e stabilizzarne il gusto. In media dura 7 giorni, mantenendo effervescenza e aromi freschi; oltre questo periodo tende a diventare più acida.
Per evitare rischi di sovrappressione è consigliabile aprire leggermente le bottiglie ogni tanto per sfiatare il gas in eccesso.
Come personalizzare la Ginger Beer e fermentare altri succhi
La ricetta base della ginger beer è solo l’inizio: grazie al Ginger Bug puoi creare versioni sempre nuove e su misura.
Le spezie (cannella, cardamomo, chiodi di garofano, peperoncino…) possono essere aggiunte in due modi: infuse a caldo nell’acqua che userai per preparare il liquido da fermentare, oppure a freddo, lasciandole macerare per qualche ora.
In entrambi i casi è importante raffreddare bene il liquido prima di aggiungere il Ginger Bug, altrimenti il calore ucciderebbe i microrganismi. Ricorda anche di filtrare accuratamente prima di imbottigliare, così da evitare residui che potrebbero riattivare fermentazioni indesiderate o alterare il gusto.
Lo stesso starter può essere usato anche per fermentare altri succhi di frutta o infusi: otterrai bevande naturalmente frizzanti e aromatiche, perfette da bere da sole o da inserire in cocktail creativi.

Cocktail con Ginger Beer: dai grandi classici ai twist moderni
La ginger beer è tra i mixer più amati in miscelazione perché unisce freschezza, acidità e quella nota speziata che rende unico ogni sorso. Su Cocktail Engineering trovi le ricette di due grandi classici intramontabili: il Moscow Mule e il Dark ’n’ Stormy, entrambi resi inconfondibili proprio dall’aroma pungente di questa bevanda.
Accanto ai classici, la ginger beer si presta benissimo a twist contemporanei, come il nostro Moroccan Mule con Ginger Beer e limoni marocchini.
Non solo: questo fermentato allo zenzero è perfetto anche come base per cocktail analcolici, grazie alla sua effervescenza naturale e al suo profilo aromatico complesso. Bevuta da sola, ben fredda, è già un’ottima alternativa alle classiche bibite gassate, ideale per chi cerca un’alternativa più autentica e artigianale.
Conclusione
I fermentati racchiudono storia, scienza e creatività: saperli preparare ti permette non solo di bere meglio, ma anche di sperimentare con gusti e consistenze nuove in cucina e al bar. Ogni fermentato è diverso, vivo e in continua evoluzione: sta a te imparare a conoscerlo e guidarlo per trasformarlo in un ingrediente straordinario.
👉 Se vuoi approfondire questi temi ed entrare nel mondo della fermentazione applicata al bar, entra nell’Area PRO di Cocktail Engineering. Troverai articoli tecnici, ricette dettagliate e presto anche un corso completo dedicato ai fermentati per la miscelazione.
Buona Miscelazione,
Giovanni
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