Come affrontare un colloquio di lavoro

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Come affrontare al meglio un colloquio di lavoro? Ecco i nostri consigli

Se ti chiedessi se hai un account Instagram, sicuramente mi risponderesti di sì.

Probabilmente, anche se ti chiedessi se hai anche un account Linkedin mi diresti di sì.

Ma sono pronto a scommettere che sul secondo dei due social, non pubblichi praticamente mai contenuti, a differenza del primo.

Ci ho preso?

Non l’ho sparata…

Lo sapevi che soltanto l’1% degli utenti di Linkedin crea contenuti?

Se ci pensi, un sacco di persone dedicano tempo a creare contenuti senza uno scopo, ma non dedicano tempo a creare contenuti utili a trovare lavoro.

Proprio così. Il recruiting nel 2023 passa anche attraverso le piattaforme social, ma esserci non basta. 

Chi si trova a selezionare i profili per una posizione per la quale ti sei candidato, non necessariamente attraverso Linkedin, non si limiterà a leggere il tuo curriculum (se vuoi sapere come scriverlo al meglio, leggi qui l’articolo che avevo scritto).

Creare contenuti è quindi un ottimo modo per offrire un quadro più completo del tuo profilo professionale e per fare networking. 

In poche parole, puoi attrarre il lavoro, condividendo le tue conoscenze.

Una volta riuscito nell’intento di farti prendere in considerazione, si arriva inevitabilmente al momento del colloquio.

Quasi sempre la tappa intermedia è rappresentata da un pre-colloquio telefonico, che è gestito dall’agenzia incaricata nella selezione del personale o direttamente le dall’azienda che ti potrebbe assumere. 

Solitamente questi pre-colloqui sono di breve durata e hanno lo scopo di capire in maniera più approfondita chi sei, quali mansioni svolgi e quali sono le tue ambizioni anche economiche. Inoltre, servono ad aggiungere maggiori dettagli in merito alla posizione per la quale ti sei candidato.

Se tutto procede per il verso giusto, si arriva al colloquio in presenza o, sempre più spesso, a distanza.

A mio avviso, ci sono degli aspetti da curare indipendentemente dal tipo di colloquio che affronterai.

Ecco un elenco di consigli che ti aiuteranno ad affrontare il tuo prossimo colloquio:

  1. Per prima cosa vai a rileggere attentamente la job description, cercando di memorizzare le informazioni fondamentali.

    Avere un quadro chiaro dell’offerta ti permetterà di non fare domande superflue e di concentrarti su quelle importanti.

    Il recruiter si accorgerà del livello di impegno con cui stai affrontando il processo di selezione, quindi la superficialità con cui tratterai questa parte inciderà profondamente sull’ esito finale.
  2. Guarda il sito dell’azienda, poi i suoi social network ed infine fai una ricerca su Google.

    Devi conoscere dove si trova, in quali paesi opera, quanti dipendenti ha, il suo stato di salute e, più in generale, come comunica e se di recente è stata coinvolta in positivo o in negativo in qualche evento di cronaca.

    Questo ti servirà per capire meglio per che tipo di azienda potresti lavorare, ma anche per avere una base di informazioni da usare durante il colloquio, per rispondere e per fare domande pertinenti.
  3. Cerca tra i tuoi contatti o tra i loro amici se c’è qualcuno che già lavora per la stessa azienda. Se lo trovassi, scrivigli un messaggio per avere maggiori informazioni su che tipo di realtà sia, su come sia la vita lavorativa all’interno e tutte quelle domande che difficilmente si possono trovare da fonti istituzionali.
  4. A questo punto, dovresti avere inquadrato uno degli aspetti più importanti non soltanto in un colloquio, ma nella vita: il contesto e la sua importanza.

    Ogni contesto richiede parole, toni, abbigliamento, argomenti. Se non capisci questo passaggio, probabilmente non sei mai uscito dallo stesso ambiente per troppo tempo.

    Provo ad essere più chiaro: fare un colloquio per una catena alberghiera internazionale sarà molto diverso dal farlo con Mario, il titolare del Bar Mario. Siamo d’accordo, vero?
  5. Preparati una breve presentazione in italiano (e in inglese) in cui racconti chi sei, le tue passioni, i tuoi obiettivi, le tue più recenti esperienze lavorative, perché ti sei candidato e cosa pensi di quella azienda. 
  6. Pensa a quale tipo di richiesta economica fare all’azienda.

    In questo caso, inciderà il fatto che tu sia stato contattato senza candidarti oppure che ti sia candidato ad un annuncio di lavoro. La prima situazione aumenta il tuo potere di trattativa, ma in entrambi i casi è opportuno avere le idee chiare: l’incertezza gioca a tua sfavore e può farti cadere in errore.
  7. Ragiona in anticipo su quali sono le tempistiche per iniziare il nuovo lavoro.

    In genere, su questo punto, si trova facilmente un accordo con il nuovo datore, ma ricorda che cambiare lavoro non vuol dire dimenticarsi di chi ti ha pagato fino a quel momento, quindi sii corretto verso il tuo vecchio titolare anche se ti sembra completamente inutile.

    Ricorda che il passaparola è ancora oggi la più potente arma di marketing, quindi fai in modo che di te si parli bene anche dopo essertene andato. 

Se farai tesoro di questi consigli, alzerai di parecchio le tue performance in fase di colloquio e quindi le tue possibilità di essere assunto per un nuovo lavoro.

Se vuoi completare la tua preparazione su questo tema, ti consiglio di leggere qui anche l’articolo che ho dedicato alla lettera di presentazione.

Buon colloquio!
Pierpaolo

Autore

  • Pierpaolo Maggio

    Amo approfondire le cose. Ho una laurea in Giurisprudenza, una in Scienze dei Beni Culturali ed un Executive in Marketing alla Bocconi di Milano. Sono specializzato nel supportare la crescita di nuovi business: lo chiamano Growth Hacking e lo faccio per Vargros dal 2016. Nel 2020 sono entrato anche nel team di Giovanni Ceccarelli e di Drink Factory.