Come riconoscere un ambiente di lavoro tossico

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ambiente di lavoro tossico

La carriera di bartender può essere dinamica e ricca di opportunità, ma può anche presentare sfide che possono mettere a dura prova la tua salute mentale.

Sarebbe bello poter parlare soltanto di ambienti di lavoro sani e stimolanti ma la realtà, purtroppo, è fatta anche di contesti negativi dai quali non sempre è facile uscire.

Se hai sempre trovato situazioni professionali favolose, ritieniti molto fortunato, perché tanti professionisti non possono dire la stessa cosa. 

Un ambiente di lavoro tossico può minare il tuo benessere psicologico, arrivando a compromettere anche l’entusiasmo e la passione per quello che fai.

Considerando che nel posto di lavoro passi – almeno – un terzo della tua giornata, allora è il caso di non prendere sotto gamba l’argomento.

In questo articolo, vorrei aiutarti a riconoscere un ambiente di lavoro tossico, ma suggerirti anche i comportamenti da adottare per tutelare la tua salute mentale e gli strumenti per affrontare queste situazioni.

Come riconoscere un ambiente di lavoro tossico?

Riconoscere le caratteristiche di un ambiente di lavoro tossico è il primo passo per trovare la via d’uscita. 

Un ambiente di lavoro tossico può essere caratterizzato da:

  1. Comunicazione negativa e poco chiara: la mancanza di una comunicazione aperta e rispettosa può creare tensioni e conflitti tra i membri del team e verso chi lo sovraintende, generando un clima di negatività, che alla lunga può diventare esasperante;
  2. Mancanza di supporto e riconoscimento: l’assenza di un clima di sostegno, in cui esistano le condizioni materiali, e non solo, per svolgere al meglio le tue mansioni corrisponde al lasciare una barca senza ormeggi. Senza dubbio è il miglior modo per perderla.

    Allo stesso modo, anche la mancanza di gratificazioni può causare insoddisfazione e demotivazione che nel lungo termine non può che danneggiare il lavoratore e l’azienda stessa;
  3. Pressioni eccessive: una cultura aziendale basata sulle pressioni e sui risultati ad ogni costo può causare ansia e stress costante. Esattamente tutto ciò che nessuno vorrebbe nella sua quotidianità, vero?

    Questo lo è soprattutto per le nuove generazioni, che non sono più disposte ad accettare compromessi sulla qualità della propria vita e sul corretto bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa;
  4. Competizione sfrenata: un ambiente di lavoro estremamente competitivo ed individualista può minare il senso di squadra e creare un’atmosfera poco collaborativa, oltre che instaurare un costante clima conflittuale ed ostile.

Come tutelare la propria salute mentale

Per tutelare la propria salute mentale, in un ambiente di lavoro tossico, è importante adottare alcuni comportamenti che promuovano il benessere psicologico:

  1. Comunicazione aperta: parlare apertamente con i colleghi e con i superiori, ove possibile, può essere il primo tentativo da mettere in campo per superare le incomprensioni e ridurre i conflitti;
  2. Stabilire limiti: impostare limiti chiari tra il lavoro e la vita personale può aiutare a ridurre lo stress e a mantenere un equilibrio sano;
  3. Cercare il sostegno di colleghi fidati: condividere le proprie preoccupazioni e le difficoltà con colleghi fidati può aiutare a sentirsi meno isolati ed a trovare soluzioni condivise. Fare squadra è importante anche quando la partita non si sta giocando;
  4. Gestire lo stress: praticare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione o l’esercizio fisico, può aiutare a rilassarsi e a mantenere la calma anche in situazioni difficili.

Gli strumenti per tutelarsi in situazioni tossiche

Nelle situazioni più complesse, ci sono strumenti che possono esserti di supporto e che possono rappresentare un’alternativa o un’ultima spiaggia prima dell’eventuale interruzione del rapporto di lavoro:

  1. Parlarne con i responsabili. In alcuni casi, potrebbe essere utile parlare con i superiori o con il management riguardo alle problematiche riscontrate nell’ambiente di lavoro. Un dialogo aperto può portare a cambiamenti positivi;
  2. Cercare supporto esterno. Se l’ambiente di lavoro continua a essere tossico nonostante gli sforzi per migliorarlo, può essere utile cercare supporto esterno, ad esempio psicologico; 
  3. Considerare delle alternative. Valutare se la permanenza in quell’ambiente è davvero l’opzione migliore.

    Nei casi più estremi è senza dubbio consigliabile prendere in considerazione alternative professionali (qui puoi leggere l’articolo che ho scritto su come scrivere al meglio il curriculum) per tutelare la propria salute mentale. Un bartender, per fortuna, non ha praticamente mai problemi a ricollocarsi velocemente, quindi hai una via di fuga sempre a disposizione;
  4. Chiedere feedback: confrontarsi con i colleghi e, se ti puoi fidare, con i superiori può aiutare a comprendere meglio le dinamiche dell’ambiente di lavoro e a trovare punti di miglioramento.

Conclusioni

Mantenere una buona salute mentale è fondamentale per vivere bene dentro e fuori dal posto di lavoro.

Riconoscere un ambiente di lavoro tossico è il primo passo per affrontare questa situazione, mettendo subito in pratica comportamenti e strumenti adeguati per tutelarti e per promuovere un cambiamento professionale.

Ricordati sempre che, per fortuna, non siamo alberi e quindi possiamo andare a cercare la nostra fortuna ed il nostro benessere altrove.

Se stai vivendo una situazione professionale di questo tipo e vuoi raccontarcelo, scrivi una mail a info@giovanniceccarelli.com oppure scrivi un direct, rimarrai anonimo e raccontandolo potrai far sentire meno soli altri bartender che stanno vivendo la tua stessa situazione.

Buona resilienza!
Pier

Autore

  • Pierpaolo Maggio

    Amo approfondire le cose. Ho una laurea in Giurisprudenza, una in Scienze dei Beni Culturali ed un Executive in Marketing alla Bocconi di Milano. Sono specializzato nel supportare la crescita di nuovi business: lo chiamano Growth Hacking e lo faccio per Vargros dal 2016. Nel 2020 sono entrato anche nel team di Giovanni Ceccarelli e di Drink Factory.

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