Un Americano a Bologna: twist del classico americano con Sorbole

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L’Americano è un pilastro della miscelazione italiana, tanto semplice nella costruzione quanto ricco di sfumature nel bilanciamento. Proprio questa apparente semplicità lo rende uno dei drink più interessanti da reinterpretare, perché ogni variazione, può cambiare profondamente il risultato finale.

Sorbole, con il suo profilo agrumato e la sua amarezza bilanciata, si è già dimostrato un ingrediente efficace in interpretazioni moderne del drink, come la versione gialla dell’Americano, che ha già trovato spazio e successo in molti locali italiani.

Ma se l’obiettivo è mantenere il carattere visivo e aromatico dell’Americano classico — rosso, profondo, avvolgente — è necessario intervenire con attenzione. 

In questa ricetta, Sorbole rappresenta la base aromatica su cui innestare un’aggiunta calibrata di Bitter classico, utile non solo per il colore, ma anche per rafforzare la struttura amaricante e riportare il profilo aromatico verso qualcosa di più tradizionale.

Il risultato è un Americano coerente con la sua identità storica, ma aggiornato nei toni e nell’equilibrio: un esempio concreto di come Sorbole possa dialogare con i grandi classici senza snaturarli.

Se vuoi approfondire le caratteristiche di Sorbole e scoprire altre ricette in cui viene utilizzato, trovi tutto nella pagina dedicata.



Proseguiamo con ricetta e preparazione

Ricetta di Un Americano a Bologna

  • 40 ml Sorbole
  • 10 ml Bitter
  • 40 ml Vermouth Del Professore rosso
  • Soda
  • Ghiaccio a cubetti
  • Arancia essiccata (decorazione)

Strumentazione

  • Tumbler basso da 350 ml circa
  • Paletta per il ghiaccio
  • Jigger
  • Bar spoon 

Come fare Un Americano a Bologna

  1. Raffredda il bicchiere o mantienilo in congelatore;
  2. Riempi il bicchiere con ghiaccio a cubetti;
  3. Versa gli ingredienti (tranne la soda) nel bicchiere con ghiaccio;
  4. Mescola con tecnica stir per raffreddare e diluire;
  5. Aggiungi ghiaccio se necessario;
  6. Colma con Soda e sistema la decorazione.

Consigli

Per questa ricetta ho scelto il Vermouth Del Professore Rosso, che con la sua aromaticità e il tenore alcolico leggermente più elevato contribuisce a dare maggiore corpo e struttura al cocktail.

Ho testato anche una versione con Punt e Mes: il risultato è valido, con una nota amaricante più marcata, ma nel complesso il Vermouth Del Professore garantisce un equilibrio più armonico e valorizza meglio il profilo del cocktail.

Detto questo, sentiti libero di sperimentare: confrontare diversi vermouth è un ottimo modo per capire come ciascun prodotto influenzi il bilanciamento finale e l’identità del drink.

Bicchiere e Decorazione

Un Americano a Bologna viene servito in un classico tumbler basso da circa 370 ml. 

Non ho utilizzato il classico twist di limone, perché Sorbole apporta già una nota fresca e agrumata più che sufficiente. Ho preferito una fetta di arancia essiccata a bassa temperatura, che conserva un colore acceso e un buon sapore, perfetta per completare il drink senza sovraccaricarlo. Prova anche il mandarino!

Tenore Alcolico

Considerando un po’ di diluizione data dal ghiaccio e circa 40 ml di Soda Un Americano a Bologna raggiunge un tenore alcolico dell’11 %vol, con un contenuto di alcol etilico di 13 g. 

Durante la bevuta verrà percepito come cocktail dalla gradazione medio-bassa

Quando bere il drink e a che cliente è rivolto

Questo twist si presta perfettamente all’aperitivo, soprattutto nei mesi più caldi, grazie alla sua freschezza e alla componente agrumata ben bilanciata.

È un’ottima alternativa per chi cerca un Americano con un tocco di originalità, senza allontanarsi troppo dal profilo aromatico classico.

Ideale da proporre a chi già apprezza l’Americano tradizionale, ma anche a chi predilige i grandi classici dell’aperitivo italiano: un drink familiare nella struttura, ma con una personalità più intrigante.

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Buona Miscelazione
Mirco

Autore

  • Mirco Camilletti

    Amo questo lavoro e lo vivo con passione. Ho iniziato a lavorare come Bartender in diversi locali della riviera marchigiana. Nel 2012 ho frequentato un corso di formazione e da quel momento ho deciso di intraprendere la carriera che tutt’ora sto portando avanti. Drink Factory mi ha aiutato, grazie alla formazione a diventare quello che sono. Attualmente ricopro il ruolo di Bar manager. Dal 2017 collaboro con Giovanni Ceccarelli, mi occupo di ricercare nuovi ingredienti, preparazioni home made, creazione di nuovi cocktail.

Autore
Mirco Camilletti Bar Manager