Oggi si celebra il cinquantacinquesimo anniversario del Black Tot Day, l’ultimo giorno in cui la Marina Britannica ha distribuito ai suoi marinai il Tot, la tradizionale razione di Rum (in realtà Grog).
La tradizione durava da 200 anni, un rito che si ripeteva ogni giorno, amato appassionatamente dai marinai. Ancora oggi è una delle storie più famose e raccontate nel Mondo del Rum. Ed il mercato è pieno di prodotti che si richiamano a quella tradizione, con un po’ di sincera nostalgia e tanto marketing.
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Un po’ di storia
Nel Medioevo e nella prima età Moderna, bere acqua era sconsigliato. In un mondo senza fogne e che conosceva poco l’igiene, l’acqua era spesso inquinata e pericolosa.
Per dissetarsi, se possibile, si beveva il vino e la birra, che grazie all’alcol erano più salutari. I marinai inglesi bevevano acqua e birra, ma con i grandi viaggi oceanici le navi restavano mesi in mare prima di incontrare un porto sicuro in cui rifornirsi. E dopo mesi in barili di legno, immagazzinati in stive insalubri, non solo l’acqua, anche la birra si deteriorava. Il vino durava un po’ di più, ma spesso non era disponibile e poi gli inglesi dovevano comprarlo a caro prezzo dalla Francia e dalla Spagna, arricchendo il nemico.
Ma nei Caraibi c’era una nuova bevanda alcolica, forte e facilmente disponibile in grandi quantità: il Rum.
Grazie al suo alto tenore alcolico occupava relativamente meno spazio nella stiva e, per di più, era prodotto da sudditi inglesi. Inoltre, con il tempo il rum non si deteriorava, anzi migliorava. Inoltre, se mescolata al rum anche l’acqua rimaneva bevibile più a lungo.
Nel 1731 i “Regolamenti e Istruzioni Relative al Servizio di Sua Maestà in Mare” stabiliscono: “Qualora fosse ritenuto utile per il Servizio … sulle navi impiegate in viaggi all’estero, si deve considerare che una pinta di vino o mezza pinta di brandy, rum o arrack sono equivalenti a un gallone di birra.”

Edward Vernon inventa il Grog
Nel 1740, durante una guerra contro la Spagna, un’imponente flotta britannica navigava nei Caraibi sotto il commando dell’Ammiraglio Edward Vernon.
I marinai di solito bevevano la loro razione di rum pura, tutta d’un fiato. Era una pratica molto pericolosa perché il rum era probabilmente molto più forte rispetto ad oggi. L’ubriachezza era causa di molti incidenti tra le sartie e anche di numerosi episodi di indisciplina, seguiti da dure punizioni. In ogni caso, malattie, incidenti e punizioni (e diserzioni) decimavano gli equipaggi, molto più delle armi nemiche.
Preoccupato per la salute dei marinai e l’efficienza delle sue navi, Vernon prese il toro per le corna, ordinando ai suoi Capitani “di fare particolarmente attenzione affinché il rum non venga più servito puro …, ma che la rispettiva razione giornaliera di mezza pinta per ogni vostro ufficiale e ogni membro dell’equipaggio sia ogni giorno mescolata con circa 1 litro di acqua.”
Ai marinai questa novità non piacque, ma la disciplina era ferrea e dovettero accettarla. L’ubriachezza a bordo diminuì sensibilmente, così come gli incidenti e le punizioni. La nuova bevanda non aveva un nome, ma con il loro consueto talento per i soprannomi, i marinai gliene diedero presto uno.
Il soprannome di Vernon era “Old Grogram”, a causa di un mantello impermeabile che indossava spesso, fatto di un tessuto chiamato Grogram. Così la sua bevanda venne chiamata “Grog”.

Il rituale
Nessuno come gli inglesi sa creare rituali dal nulla o quasi; del resto, anche lo sport è una loro invenzione. Ma in questo caso c’era un problema reale da risolvere. Distribuire mezza pinta di rum ad ogni marinaio era semplice e la giusta quantità facilmente verificabile. Ma prendere la giusta razione da un grosso barile, dove il rum per tutti era diluito con acqua, era tutta un’altra storia.
Non una goccia meno del dovuto doveva essere usata, o gli uomini sarebbero stati defraudati della loro spettanza, ma nemmeno una goccia in più, o sarebbe stata la Marina ad essere derubata. E gli incaricati di un compito così importante dovevano essere controllati perché non rubassero il rum.
Ogni giorno si dovevano contare gli uomini, escludendo i malati, puniti, assenti, troppo giovani, e i pochi che non bevevano e calcolare la quantità totale di rum. Poi mescolarla con la prescritta quantità di acqua. Presto, la distribuzione giornaliera si codifica in una vera e propia cerimonia. Ecco una ricostruzione abbreviata.
Up spirits !
Alle 10:30 il magazziniere – soprannominato Jack Dusty – inizia a fare i conti e stabilisce la quantità di rum da ritirare.
Alle 11:00 al suono della campana di bordo segue il fischio del Nostromo. “Up Spirits” grida un Sottufficiale, seguito dal mormorio dei marinai che attendono con ansia il più grande evento sociale della giornata. Il Sottufficiale si avvicina all’Ufficiale di Giornata e molto educatamente gli ricorda che è l’ora di Up Spirits. L’Ufficiale prende il comando di un plotone formato dal Sottufficiale, da Jack Dusty con il suo aiutante – soprannominato Tanky – e a volte da un picchetto di soldati.
Dopo una complessa e formalizzata routine per prendere le preziose chiavi, scendere sotto il ponte e aprire la porta, tutto il plotone entra nel magazzino da cui Jack Dusty and Tanky prelevano la giusta quantità. Poi, un’altra routine per chiudere il magazzino, rimettere le chiavi al loro posto e risalire sul ponte.
Nel frattempo, alle 11:45 il barile del Grog, con le sue splendide lettere in rame nelle quali si legge THE KING-GOD BLESS HIM, è stato posto sul ponte.

Quando arriva il plotone c’è uno scambio di consegne e si controlla nuovamente la quantità di rum. Poi Tanky misura la quantità d’acqua necessaria e ne offre un bicchiere all’ Ufficiale dicendo: “Test for salt, sir“. Se l’acqua è buona, l’Ufficiale dà il suo consenso, il rum viene versato nel barile e mescolato.
Finalmente il Grog è pronto e si comincia la distribuzione ai marinai in coda. E’ il momento più bello della loro giornata, rafforza i loro legami, riafferma la loro identità collettiva ed è un segno di virilità e maturità.
Quando tutti hanno avuto la loro razione, ciò che resta viene gettato in mare, sempre rispettando una serie precisa di parole e gesti. L’intero rituale è spesso accompagnato dal suono delle cornamuse.
Nostalgia canaglia
Dimenticatevi la “formula segreta” o il “vero” Navy Rum che tante bottiglie oggi promettono. Come è ovvio, nel corso di due secoli sono stati usati diversi tipi di rum ed anche il rapporto fra il rum e l’acqua è variato nel corso del tempo. All’inizio 1 a 4, poi 1 a 3, ma anche 1 a 2. E la qualità? Beh, su questo, al netto della nostalgia, meglio stendere un velo pietoso, se volete ne parliamo un’altra volta.
Il lungo addio
A metà degli anni ’50, la Marina comincia a considerare l’abolizione del Tot. Con buone ragioni. Le moderni navi da guerra richiedono equipaggi addestrati a maneggiare attrezzature sofisticate e pericolose, i marinai devono essere sobri.
Come scrisse un giornale dell’epoca, per legge dopo aver bevuto la loro razione i marinai non potevano guidare una macchina, ma potevano invece gestire armi ed anche bombe nucleari! Nel 1969, il Tot fu abolito, a partire da sabato 1 agosto 1970.

L’ultimo Tot
L’ultima nave a distribuire il Grog è il cacciatorpediniere HMS Fife, a Pearl Harbour, vicino alla linea internazionale del cambiamento di data. E la cerimonia è eseguita con la pompa e la serietà dovuta alla circostanza, mentre le telecamere di una TV americana riprendono l’evento.
All’ora stabilita, il barile del Grog, lucidato con cura, risplende per il suo ultimo viaggio. Lentamente, i marinai si radunano, molti indossando un bracciale nero. Alcuni sono vestiti a lutto e c’è anche un Long John Silver con tanto di pappagallo impagliato sulla spalla. I cameramen americani sono deliziati, ma non possono capire, “Tutto questo trambusto per un bicchiere di rum?”
Mentre si avvicina mezzogiorno, un lamento sale dalle cornamuse e gli uomini si mettono silenziosamente in fila. Improvvisamente, ecco l’altoparlante, “A posto, tutti in fila, la distribuzione del rum è ora in corso sul ponte.”
Sotto l’occhio vigile, ma triste, dell’Ufficiale di Giornata, la distribuzione ha inizio. Mano a mano che i marinai finiscono di bere, lanciano in mare i bicchieri in un gesto simbolico di addio. Quando tutto è finito, anche il bel barile è portato a poppa e affidato al mare, salutato da una salva di 21 colpi di cannone.

Addio vecchio amico
Chiudiamo con alcuni versi, tratti da J. Pack “ Nelson’s Blood. The Story of Naval Rum” 1995
Hai calmato i miei nervi
E scaldato le mie membra
E rallegrato il mio cuore afflitto
E adesso è l’ora di separarci
E’ venuto il momento, vecchio amico
Di bere l’ultimo sorso
Le nostre lacrime sono versate. Questa è la fine
Addio e alla salute!
Se la storia della miscelazione e dei cocktail ti affascina, dai un’occhiata alla sezione del sito: Storia della miscelazione
Marco Pierini
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